点评:CASTELLO PAPADOPOLI
Bellissimo parco, splendida villa, interessante tour guidato. Rispetto a tante altre ville, di fatto si può entrare ovunque, apprezzando in pieno ambienti e arredamenti.
CANTINA E DEGUSTAZIONE
In vita mia non penso di aver mai assistito ad un "tour" così violentemente noioso e fastidioso, che mi ha creato un senso di rigetto tale da impedirmi di fare acquisti, nonostante il vino assaggiato fosse pregevole. La causa è imputabile nella sua interezza alla guida/anfitrione, cioè al signor Vittorio Carraro Giol, persona nella quale arroganza, ignoranza, mancanza di savoir-faire, incapacità espositiva, saccenza, sindrome del superuomo, vittimismo e rancore si coniugano nella summa perfetta del personaggio odioso e vanitoso che si vanta della propria situazione familiare/lavorativa (tra l'altro presumibilmente ereditata, vista l'età) in conflitto con un mondo brutto e cattivo che non la riconosce e apprezza umilmente.
Non saprei come trasmettere altrimenti la sensazione di imbarazzo (cringe) che si è creata nel nostro gruppo se non elencando alcune delle perle che quest'uomo ci ha propinato nel corso di un'ora circa.
Ci ha accolto, nella corte esterna della cantina, con le parole "Io sono il padrone qui" (il re non dice di esserlo).
Ha auspicato che la nostra visita contribuisse alla causa dell'azienda che, in ambito politico locale, viene "vessata" da non si sa chi (ma considerato il suo comportamento, non appare affatto strano).
Ci ha intimato di portare assoluto rispetto nei confronti dell'edificio stesso, con parole tipo "Portate rispetto, un uomo è morto là dietro" mentre facevo una foto al cortile (molto bello, ma la gente muore ovunque).
Ha fatto una presentazione scolarizzante su come sia necessario ammirare e portare rispetto nei confronti del luogo e delle persone che ci hanno lavorato per l'assoluta magnificenza del loro lavoro e dei loro risultati e per quanto abbiano dovuto studiare per raggiungere la perfezione (e dico, anche io ho studiato per saper fare il mio lavoro).
Ci ha fatto sedere in una sala per vedere due video (cosa già di per poco piacevole, pagare per una visita ed essere messi davanti alla tv). Il primo video, parole sue, era "una sciocchezza" (e allora non farcelo vedere): 10 minuti di immagini della cantina e di riprese aree delle vigne, con musichetta d'ambiente, per poi finire su di lui che apre la bottiglia e la assoggia con aria assorta per finire con una dissolvenza sul nero e la sua voce che dice "eccellenza". Il secondo video, che ci è stato intimato di guardare in assoluto rispetto e silenzio e ammirazione per le persone che ne erano protagoniste (come se stessimo parlando di Martin Luther King o Marie Curie), iniziava ovviamente con lui che, con aria sognante e un paio di pantaloni improponibili, faceva un ennesimo inutile cappello ai personaggi che, dopo di lui, avrebbero raccontato comunissime esperienze di chi ha lavorato nei campi negli anni passati.
Per tutto il tempo in cui abbiamo visto i video, è andato avanti e indietro con, con fare circospetto, tra la sala e la porta esterna mentre ci osservava con un cipiglio da professore del liceo durante il compito di matematica (perché dovevamo stare attenti e in religioso silenzio).
Ci ha spiegato cosa c'era da vedere nella cantina, ma che "oggi non c'è tempo" (come se la nostra visita fosse imprevista).
Ci ha detto che al piano superiore avremmo potuto vedere il granaio, ma che non ce l'avrebbe permesso se non avessimo letto, in silenzio e con assoluto rispetto, il cartello presente sopra le scale (che ovviamente non ho letto).
Ci ha portato in una vecchia ala della cantina, dove erano presenti decine di botti vuote, sottolineando, con aria tetra, che "non è un museo, ci si può anche divertire".
Ha chiesto se, nel gruppo dei visitatori, ci fossero ingegneri o architetti, rimanendo evidentemente scocciato alla nostra negazione (voleva vantarsi dell'edificio).
Ha chiesto se, nel gruppo dei visitatori, ci fossero degli enologi o biologi, rimanendo evidentemente scocciato al nostro silenzio (voleva vantarsi del proprio lavoro).
Ha sproloquiato diverse volte sull'ignoranza delle persone che bevono vino, che non sono preparate, che si vantano quando comprano un vino e che non ne capiscono nulla.
Alla domanda "Quante botti ci sono in questa sala?" ha risposto con un meraviglioso "Non lo so" (è il TUO lavoro, è la TUA cantina, e a parte questo le botti SONO NUMERATE).
Ci ha riempito di discorsi fumosi e assurdi terminandoli sempre con un "ok, dopo questo pippone andiamo avanti" (se sai che è un pippone, non farlo).
Ci ha imbarazzato con un discreto numero di domande a cui non avevamo risposta appendendoci a lunghi e spinosi silenzi (dico, sai tu cosa dobbiamo fare adesso, se bere o camminare, ce lo devi dire tu).
Ha chiesto alle coppie, durante la degustazione, di condividere il bicchiere perché lui "non ama i detersivi e i saponi" e quindi "meno bicchieri da lavare, meglio è" (assurdo, pago il servizio).
Ha richiuso le 4 bottiglie aperte per noi (un gruppo di 20 persone) per servirle presumibilmente al gruppo successivo.
Ci ha chiesto se avremmo preferito assaggiare il cabernet o il merlot, decidendo poi autonomamente perché faceva troppo freddo e non avremmo apprezzato (allora non chiedere).
Alla domanda su cosa significhi "vegano" in relazione ad un vino, ha messo in imbarazzo la richiedente dicendo "Ma i lieviti, che sono funghi, sono animali o no? Ma allora anche una carota è un animale, e chiudo il discorso perché troppo delicato.", lasciando come intendere che la signora fosse una povera mentecatta o una terrapiattista (quando bastava dire che non si usa il letame animale o gli insetti che servono a mangiare quelli nocivi per le viti).
Si è lamentato lungamente sul fatto che lui non si riconosce in questo mondo di oggi, che non si trovano giovani disposti a fare il lavoro manuale (magari non li paghi abbastanza), per poi alla fine ammettere che i SUOI 3 figli maschi non stanno propriamente seguendo le sue orme.
Terminata la visita, ci ha detto che avremmo potuto visitare "il granaio e la latteria, il resto no perché ormai è buio, lo vedrete la prossima volta" (che non ci sarà).
Ora, scherzi e battute a parte: l'uomo è il tipico parvenu pieno di sé, che vuole far credere agli altri di essere baluardo di un'arte misinterpretata e alla portata di pochi eletti. Il tipico padre-padrone che non è in grado di delegare, che "lo faccio io perché so farlo" e non è vero, che è totalmente privo di tutte quelle caratteristiche che sono pertinenti ad un bravo oratore, come l'uso linguaggio, il gesto, il dosaggio dei tempi e delle pause, la captatio benevolentiae, l'evitare di fare domande retoriche o senza risposta, il saper interessare, fare la battuta, il non essere didascalico.
La cantina è molto bella, su questo non c'è dubbio, ma mi sono dovuto trattenere, più di una volta, dallo sbottare perché farmi fare la lezione sul rispetto da una persona così arrogante è una delle ultime cose ammissibili. Invito il signor "Vittorio Carraro Giol" a lasciar perdere quella parte del suo lavoro e a dedicarsi al vino: intrattenere, interessare, guidare, sono arti, che sicuramente non gli appartengono.
翻译:帕帕多波利城堡
美丽的公园,华丽的别墅,有趣的导游。与许多其他别墅相比,您实际上可以进入任何地方,充分欣赏房间和陈设。
酒窖和品酒
在我的一生中,我认为我从未目睹过如此无聊和烦人的“旅行”,这让我产生了一种拒绝感,以至于阻止我购买任何东西,尽管我品尝的葡萄酒非常好。原因完全归咎于导游/东道主维托里奥·卡拉罗·吉奥尔先生,他是一个傲慢、无知、缺乏才干、无法表达自己、萨森扎、超人综合症、受害者主义和怨恨结合在一起的人在一个充满仇恨和虚荣的角色的完美总结中,他吹嘘自己的家庭/工作状况(考虑到他的年龄,还有可能继承的其他东西)与世界发生冲突丑恶的人不认识它并谦卑地欣赏它。
除了列出这个人在大约一个小时内向我们提供的一些珍珠之外,我不知道如何表达我们小组中产生的尴尬(畏缩)的感觉。
他在地窖的外院欢迎我们,并说“我是这里的主人”(国王没有说他是)。
他希望我们的访问能够为该公司的事业做出贡献,该公司在当地政治领域正在受到谁知道谁的“骚扰”(但考虑到它的行为,这似乎一点也不奇怪)。
他命令我们对建筑本身表现出绝对的尊重,并用诸如“尊重,一个人死在那里”之类的话语,而我拍了一张庭院的照片(非常漂亮,但到处都有人死)。
他做了一场学术演讲,讲述了如何有必要钦佩和尊重这个地方以及在那里工作的人们,因为他们的工作和成果非常辉煌,以及他们必须学习多少才能达到完美(我的意思是,我也研究知道如何做好我的工作)。
他让我们坐在一个房间里看两个视频(这已经不太愉快了,花钱参观并放在电视机前)。第一个视频,用他的话来说,是“废话”(所以不要给我们看):10 分钟的酒窖图像和葡萄园的空中拍摄,伴随着环境音乐,最后他打开瓶子,他吸收了它带着一种深思熟虑的气氛,以淡入黑色和他的声音说“优秀”结束。第二个视频,我们被告知要以绝对的尊重、沉默和对主角的钦佩的态度来观看(就好像我们在谈论马丁·路德·金或玛丽·居里一样),显然是从他开始的,他带着梦幻般的气息和一条不合适的裤子,他又给那些在他之后的人物们戴上一顶无用的帽子,这些人物在他之后将讲述过去几年在田野里工作的人们的非常普遍的经历。
在我们观看视频的整个过程中,他小心翼翼地在房间和外门之间来回走动,而他在数学考试期间以高中老师的皱眉看着我们(因为我们必须小心谨慎并保持虔诚的沉默)。
他向我们解释了地窖里有什么可看的,但“今天没有时间”(好像我们的访问是意外的)。
他告诉我们,我们可以看到楼上的谷仓,但如果我们不默默地、绝对尊重地阅读楼梯上方的标志(显然我没有读),他就不会让我们看到。
他带我们来到地窖的一个旧翼楼,那里有几十个空桶,表情阴沉地强调“这里不是博物馆,你也可以玩玩”。
他询问这群参观者中是否有工程师或建筑师,显然对我们的否认感到恼火(他想吹嘘这座建筑)。
他询问这群参观者中是否有酿酒学家或生物学家,显然对我们的沉默感到恼火(他想吹嘘他的工作)。
他多次抱怨喝酒的人无知,没有准备,买酒吹牛,不懂酒。
对于“这个房间里有多少桶?”的问题他以精彩的回答“我不知道”(这是你的工作,这是你的地窖,除此之外,木桶都有编号)。
他给我们讲了一些含糊又荒谬的演讲,总是以“好吧,听完这个 pippono 让我们继续前进”结束(如果你知道这是 pippono,就不要这样做)。
他提出了很多我们无法回答的问题,让我们感到尴尬,让我们陷入了漫长而棘手的沉默(我说,你知道我们现在要做什么,是喝酒还是走路,你必须告诉我们)。
在品尝过程中,他要求情侣们共用杯子,因为他“不喜欢清洁剂和肥皂”,因此“洗的杯子越少越好”(荒谬的是,我支付服务费)。
他重新密封了为我们(20 人一组)打开的 4 瓶酒,大概是为了给下一组人服务。
他问我们是否愿意尝试赤霞珠或梅洛,然后独立决定,因为它太冷了,我们不喜欢它(所以不要问)。
当被问到“素食主义者”对葡萄酒意味着什么时,他让申请人感到尴尬,他说:“但是酵母,即蘑菇,是动物吗?但是胡萝卜也是动物,我要结束讨论,因为它也是动物。”非常精致。”,让人理解这位女士是一个可怜的疯子或地平论者(当足以说不使用动物粪便或用来吃对藤蔓有害的昆虫时)。
他长篇大论地抱怨当今世界他不认识自己,没有年轻人愿意做体力劳动(也许你付给他们的钱不够),然后最后他承认他的3儿子们追随他的脚步并不顺利。
参观结束后,他告诉我们,我们可以参观“谷仓和奶牛场,而不是其他地方,因为现在天黑了,下次你会看到它”(不会在那里)。
现在,抛开笑话和笑话不谈:这个人是典型的自以为是的暴发户,他想让别人相信他是一个被误解的艺术的堡垒,只有少数人才能接触到。典型的父亲兼老板无法授权,“我会做,因为我知道怎么做”,但事实并非如此,他完全缺乏与优秀演讲者相关的所有特征,例如语言的使用,手势,时间和停顿的平衡,captatio benevolentiae,避免提出修辞或未回答的问题,知道如何引起兴趣,开玩笑,而不是说教。
地窖非常漂亮,这是毫无疑问的,但我不得不不止一次地阻止自己脱口而出,因为被这样一个傲慢的人讲授尊重是最不被允许的事情之一。我邀请“Vittorio Carraro Giol”先生放弃这部分工作,全身心投入到葡萄酒中:娱乐、兴趣、引导,它们是艺术,当然不属于他。